Piazza San Marco
La Piazza propriamente detta, cioè la zona racchiusa tra le Procuratie vecchie e nuove e quelle "nuovissime", presenta uno sviluppo architettonico di rara suggestione sul complesso monumentale dell'omonima basilica e l'appena prospiciente, svettante, campanile di San Marco.
La Basilica prospetta sulla piazza con una facciata marmorea che risale al XIII secolo, in cui furono inseriti mosaici, bassorilievi ed una grande quantità di materiale di spoglio eterogeneo. Ciò diede la caratteristica policromia, che si combina con i complessi effetti di chiaroscuro dovuti alle multiformi aperture ed al gioco dei volumi. Le due porte di ingresso alle estremità (quella meridionale, dedicata a san Clemente, risalente all'XI secolo e quella centrale a quello successivo) vennero realizzate con timpani ad arco inflesso, di ispirazione araba, forse volute anche per ricordare Alessandria d'Egitto, dove era avvenuto il martirio dell'evangelista Marco. Le porte minori sono successive, realizzate in gusto antico. L'unico mosaico originale delle lunette della facciata è quello sopra al primo portale a sinistra: gli altri risalgono al XVII e al XIX secolo e imitano i soggetti di quelli che andarono a sostituire.
Tra la piazzetta dei Leoncini e le Procuratie si trova la Torre dell'orologio, ultimata nel 1499, che segna l'inizio della Merceria, calle lungo la quale sono presenti i principali negozi della città. Costituisce tramite un sottoportico l'accesso di terra alla Piazza. La piccola chiesa di San Basso, suo annesso sulla destra, è stata sconsacrata: progettata da Baldassare Longhena, viene usata per mostre. Ai piedi della torre si trova dal 1750 il Caffè Lavena.
Proseguendo verso ovest, incontriamo le Procuratie Vecchie, sedi ufficiali dei Procuratori di San Marco ai tempi della serenissima. Vennero costruiti nella prima parte del XVI secolo: il porticato del pianterreno è ricco di negozi e ristoranti, mentre anche oggi i piani superiori ospitano uffici. Sotto a questi archi si trova pure il Caffè Quadri, fondato nel 1755 e contrapposto al Caffè Florian, che si trova dall'altra parte della Piazza.
Chiude la piazza la cosiddetta Ala Napoleonica, che congiunge le Procuratie Vecchie a quelle Nuove: prende questa denominazione dal fatto che fu ristrutturata nel 1810 per volontà di Napoleone. Progettata in origine come sede di rappresentanza, vi si trova il Museo Correr.
Di fronte alle Procuratie Vecchie sono site quelle dette Nuove: disegnate da Jacopo Sansovino in pieno XVI secolo, necessitarono tra il 1582 e il 1586 di una ristrutturazione, che fu curata prima da Vincenzo Scamozzi e quindi da Baldassare Longhena, che fece chiudere il cantiere solo attorno al 1640. Come per le procuratie dirimpettaie, il porticato del pianterreno ospita locali, tra i quali il Caffè Florian, inizialmente noto come Alla Venezia trionfante, luogo di ritrovo dei venetisti al tempo delle lotte contro la dominazione austriaca. Il palazzo sarebbe dovuto diventare secondo Napoleone la sede di Eugenio di Beauharnais. L'estremità orientale di questo edificio tocca la Libreria marciana, progettata dal Sansovino, prospiciente la piazzetta.
Vicino al punto di contatto tra questi due massicci edifici si trova il Campanile di San Marco, edificato tra il 1156 e il 1173 in una prima forma, ristrutturato nel 1514 e ricostruito senza alterazioni nel 1902 dopo un crollo. Vicino al campanile, in linea con la Porta della Carta, ingresso monumentale del Palazzo Ducale, si trova la Loggetta, progettata dal Sansovino e costruita tra il 1537 e il 1546.